Ci sono lavori artigianali che il genio e l’abilità manuale dell’artigiano rendono semplici, rapidi, bastano pochi momenti per vedere visualizzati davanti ai propri occhi un oggetto che pochi istanti prima era una lamina, un pezzo di legno, qualcosa d’informe e piatto.

Il tipografo invece è un lavoro artigianale molto diverso, che non ha nulla dell’istantaneità nonostante le continue trasformazioni tecnologiche che hanno segnato i passi della sua storia. Dai caratteri fissi su pietra fino alla digitalizzazione totale di oggi, l’occhio e le mani del tipografo devono lavorare con cura, prendendosi il tempo necessario per far divenire idee e tecniche un prodotto perfetto.

E il tipografo che lavora con le vecchie macchine amplifica ancora di più un’attività che è mano e cervello, ma soprattutto gusto e occhio, valori di un lavoro che ormai si stanno perdendo senza speranze.

Il tipografo artigiano Andrea Landi, della Tipografia “Gutenberg”, non lavora solo con computer e macchine digitali, ma sa ancora come usare chiavistelli, blocchi di metallo, caratteri mobili e macchinari che quando lavorano fanno lo stesso rumore di un aereo in partenza.

E quando il manufatto viene fuori, non è solo la perfezione a fare la differenza, ma quell’odore di magia meccanica che nessun clic su “Invio” ti può dare.
Ringraziamo Andrea per aver aperto le porte della sua tipografia a tutti i lettori di Artigianato Italiano ed invitiamo altri artigiani a dar voce alle proprie abilità attraverso le nostre pagine.